LA CORSE AU RADIUM

Collezione privata FC

LA CORSE AU RADIUM
Voyages  Excetriques 
Trama del romanzo: 
“Gli esultanti parigini stanno assistendo all'inizio della più favolosa escursione mai organizzata: automobilisti audaci faranno il giro del mondo, (…) a bordo del suo “de Dion”, l'intrepida Fleuriane Defrance, accompagnata dal famoso detective Dick Fann, non aspira alla vittoria: si è iscritta al concorso solo per confondere il gioielliere Larmette che corre su un potente Botera. Lei sospetta che sia il ladro di radio, lo strano minerale che trasforma le pietre vili in gemme inestimabili. " 
La trama del romanzo si basa quindi sul furto del radio, questo "strano minerale" come si caratterizza nella quarta di copertina, a cui il romanziere attribuisce notevoli qualità. 
Il romanzo di Paul d'Uvoi coltiva così le fantasie popolari che aleggiano intorno all'elemento chimico "straordinario". 
Il radio appare come un simbolo della modernità, e se l'elemento chimico non è rappresentato esplicitamente in copertina, la copertina è una sintesi dell'utopia scientifica in voga. Nella parte superiore dell'illustrazione c'è un aeroplano che trasporta un cavallo. Il registro celeste è caratterizzato da un'atmosfera decisamente futuristica che mostra il progresso dell'aviazione e in particolare i primi voli motorizzati. 
La parte inferiore, dal canto suo, si tinge di un'atmosfera più folcloristica e orientale. I cavalli mostrati in scorcio sono a cavalcioni di cavalieri che alzano le braccia in direzione dell'aereo. L'inseguimento è caratterizzato da un'ambiguità che tenta di conciliare folklore e avanguardia. L'intrigo intorno al radio viene quindi messo in scena in questa vena decisamente moderna coltivata dalla coperta. Nel periodo tra le due guerre l'elogio del radio divenne un leitmotiv decisamente diffuso e apprezzato. In quanto tale, possiamo parlare di una vera cultura del radio. 
Testo di Constance Théodore in collaborazione con il Museo Curie e Ecole du Louvre Junior Conseil.
Questo libro è presente nel Museo parigino dedicato a M.me Curie