Il vino radioattivo

  • Categoria: Storie vere
  • Post: 09/11/2022
  • Autore: FC

Il vino radioattivo

Durante la seconda guerra mondiale, la preoccupazione dei militari e scienziati del progetto Manhattan (costruzione della bomba atomica) era lo stato di avanzamento dei tedeschi nella ricerca nucleare. 
I nazisti avevano requisito tutta l'acqua pesante disponibile (usata per rallentare i neutroni e favorire la reazione a catena) e ben 1600 tonnellate di Uranio proveniente dalle miniere della occupata Cecoslovacchia.
Gli americani organizzarono un gruppo di scienziati-spie denominato ALSOS che aveva lo scopo di scoprire lo stato di avanzamento della bomba atomica di Hitler.
Così, Oppenheimer e Groves (generale a capo del progetto) ordinarono ad ALSOS di prelevare campioni di acqua dei fiumi ove avrebbero potuto essere realizzati laboratori, per scoprire se c'era presenza di radioattività che dimostrasse attività legata al trattamento di arricchimento dell'Uranio. 
Le ricerche si estesero nella Francia occupata dai nazisti: il gruppo ALSOS prelevò dei campioni di acqua e li spedì in USA.
Ma ALSOS decise di fare uno scherzo e assieme ai campioni di acqua aggiunsero anche una bottiglia di vino confiscata in una cantina francese appartenente ad uno scienziato collaborazionista coi nazisti.
Il cablogramma di risposta dei laboratori statunitensi fu sintetico: “acqua negativa – vino positivo - inviare altri campioni”. 

ALSOS reputò la risposta una burloneria conseguente al primo invio ma dopo un mese arrivo un nuovo cablogramma, questa volta urgente: “Siamo in attesa campioni di vino contaminato”.
Era vero: il vino conteneva concentrazioni superiori al normale di quei nuclidi radioattivi provenienti dal terreno e solitamente riscontrabili in alimenti primari (esempio frutta) e acqua.
Così, per ordine di Groves, gli ALSOS scavarono in prossimità del vigneto francese pensando di trovare i bidoni con l'uranio mancante. 
Ma non trovarono nulla.
Il vino, fu conteso tra ALSOS e Groves, ma non certo per la radioattività riscontrata.

Fonti:
Sam Kean - La brigata dei bastardi - ed. Adelphi