PTFE

  • Poli Tetra Fluoro Etilene o teflon
  • Categoria: Oggetti e prodotti comuni
  • Post: 30/07/2022
  • Autore: FC

PTFE

Il politetrafluoroetilene (PTFE) è il polimero appartenente alla classe dei perfluorocarburi (PFC) derivante dal tetrafluoroetene.
Normalmente è più conosciuto attraverso le sue denominazioni commerciali Teflon, ecc. in cui al polimero vengono aggiunti altri componenti stabilizzanti e fluidificanti per migliorarne le possibilità applicative, oppure cariche a base di silice, carbone, bronzo, inox e solfato di bario per incrementare le prestazioni in ambito meccanico, pneumatico o chimico, così come per applicazioni farmaceutiche.

E' una materia plastica liscia al tatto e resistente a temperature fino ai 260 °C (533,1 K), usata nell'industria per ricoprire superfici sottoposte ad alte temperature alle quali si richiede una "antiaderenza" e una buona inerzia chimica.
Le padelle da cucina definite "antiaderenti", sono tali perché ricoperte all'interno di uno strato di PTFE (Teflon).
Miscelato all'inchiostro produce una scrittura fluida, molto ricercata sul mercato. E', inoltre il materiale con il coefficiente di attrito più basso conosciuto.

Il "PTFE" venne scoperto casualmente nel 1938 da Roy Plunkett durante un tentativo di fabbricazione di un nuovo clorofluorocarburo da usare come refrigerante nek frigoriferi.
Plunkett stava misurando la portata di gas controllando il peso della bombola in cui era contenuto del tetrafluoroetene gassoso. La portata di gas si interruppe molto prima che la bilancia indicasse la bombola di tetrafluoroetilene come vuota.

Una volta segata la bombola Plunkett notò che sulle pareti interne si era formato un rivestimento ceroso estremamente scivoloso e sostanzialmente insolubile anche a contatto con gli agenti chimici più aggressivi. 
Le analisi chimiche effettuate confermarono che si trattava di politetrafluoroetilene. 
Kinetic Chemicals brevettò il prodotto nel 1941 e registrò il nome commerciale "Teflon" nel 1945.
Fu l'americana DuPont a produrlo per prima in un suo impianto pilota per fornirne alcune quantità all'esercito statunitense impegnato nella costruzione della prima bomba atomica. 
All'interno del Progetto Manhattan il PTFE venne usato come rivestimento interno nelle apparecchiature contenenti Esafluoruro di uranio nel complesso K-25 a Oak Ridge, Tennessee.
Nel 1954 un ingegnere francese, Marc Grégoire, su consiglio della moglie provò il Teflon che usava per l'equipaggiamento da pesca sulle sue pentole. I risultati furono così buoni che iniziò la commercializzazione di pentole rivestite di PTFE sotto il marchio di Tefal.

In Italia la produzione industriale del PTFE iniziò nel 1954 ad opera della Montecatini che lo commercializzò con il nome di Algoflon. La produzione continua ancora oggi nel sito italiano di Spinetta Marengo (AL).
(da wikipedia)

Il teflon (PTFE) viene irraggiato con dosi comprese tra 10 e 1000 kGy, dipendentemente dal destino finale di utilizzo.