LA FEBBRE DELL’URANIO

di Harald Steinert

Editore:  Garzanti Libri 
Anno edizione:  1959 
EAN: 2560104206633 

Un libro che è un resoconto della storia riguardante la caccia all'uranio entusiasmanti le illustrazioni riportate tra le quali una veduta di St.Joachimstal, la prima miniera di Uranio nel mondo o ricercatori d'uranio di fine settimana in California o il carrello ad aria compressa utilizzato nelle miniere del Colorado; questo sistema di estrazione dell'uranio era utilizzato anche in Italia nelle varie miniere oramai chiuse; esistono ancora molte testimonianze ad esempio nella ex miniera di Peveragno vicino a Cuneo. 
Il testo inizia raccontando: le sostanze metalliche riconosciute semplici sono finora 17. Ma lo scopo della presente discussione consiste nell'aumentare questo numero di una nuova unità …. Così scriveva nel 1789 il professor Martin Heinrich Klaproth, chimico dell'Accademia delle Scienze di Berlino, in una lettera dell'Accademia stessa. 
Era nato per l'umanità un nuovo elemento, che fino allora albergava sconosciuto nei crepacci delle rupi e in alcuni minerali. 
Il numero 18 delle sostanze metalliche riconosciute semplici prese il nome dal settimo pianeta, scoperto dal grande astronomo Herschel otto anni prima, grazie al telescopio: Esso venne battezzato URANIO, dal nome della divinità greca che fu padre dei titani. 
Ma nessuno poteva presagire che 153 anni dopo, la ricerca di questo Uranio avrebbe sospinto come febbre centinaia di migliaia di cacciatori di tesori attraverso deserti, montagne e foreste vergini dei cinque continenti; ne che l'elemento scoperto da Klaproth sarebbe divenuto il metallo magico della seconda metà del ventesimo secolo. 
Un solo grammo di esso, dotato di forze apparentemente soprannaturali, ha lo stesso potere calorifico di dozzine di tonnellate di carbone o lo stesso potere distruttivo di tonnellate di dinamite. 
Si tratta solamente del modo in cui lo si impiega.