L'INAIL E LE RADIAZIONI IONIZZANTI

di Francesco CAMPANELLA

L'INAIL E LE RADIAZIONI IONIZZANTI

L’Istituto Superiore per l’assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro (Inail) ha rivolto specifica attenzione alla radioprotezione, anche in relazione alla definizione del proprio modello organizzativo specifico.

Sono infatti assegnate alla “Sezione di supporto tecnico al ssn in materia di radiazioni” del Dipartimento di Medicina Epidemiologia Igiene del Lavoro e Ambientale (Dimeila), tutti gli aspetti di studio, ricerca e banche dati inerenti la valutazione e gestione del rischio correlato all'utilizzo di sorgenti artificiali di radiazioni ionizzanti in ambienti di lavoro.

In tal senso, la Sezione svolge le attività istituzionali, autorizzative e di supporto al ssn previste a carico di Inail dall’impianto normativo vigente, con particolare riguardo alla radioprotezione dei lavoratori per esposizioni correlate a tecnologie che utilizzino tubi radiogeni, sorgenti radioattive, o impianti complessi, applicate alla sanità, all’industria, e alla ricerca.

Alla Sezione sono assegnati altresì compiti di studio e approfondimento sui sistemi di misurazione della dose e sulla metrologia applicata alle radiazioni ionizzanti, anche al fine di contribuire alla diffusione di strategie prevenzionistiche e misure protezionistiche che possano proporsi quali indicazioni operative e linee guida per la comunità scientifica di settore.

Sulla base del fatto che nel 2010 in Inail sono transitate tutte le competenze dell’allora Ispesl (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul Lavoro), la Sezione svolge anche compiti di consulenza al Ministero della Salute per l’espressione dei pareri tecnici in merito ai controlli ed alle autorizzazioni (nulla osta) nucleari, secondo quanto di fatto venne stabilito dalla Legge 833/78 di istituzione del servizio sanitario nazionale, ed in ossequio alla legislazione specifica vigente per la radioprotezione.

Parimenti, secondo anche le prerogative proprie di Inail, è organo consulenziale del Ministero del Lavoro e del Ministero della Salute per eventuale supporto normativo finalizzato alla definizione di dispositivi di legge in materia di utilizzo di radiazioni ionizzanti, con particolare riguardo- evidentemente - al recepimento delle direttive europee Euratom.

A completamento di quanto sopra, preme altresì evidenziare che, nel modello organizzativo Inail, in relazione invece alle sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti, i compiti di definizione delle metodiche di valutazione del rischio, compresi gli aspetti di consulenza agli organi centrali in precedenza richiamati, sono assegnati al Laboratorio Agenti Cancerogeni dello stesso Dimeila.