ARGO

ARGO
Di questa locandina pubblicitaria (e di questo pseudo-farmaco) si sa davvero molto poco: neppure se sia realmente esistito.
Viene sommariamente descritto nel “Museo Energia” nell’articolo “STORIA DELLA MEDICINA NUCLEARE” e indicato come “…la risposta italiana al Radithor”.

In realtà non si conosce l’anno di produzione/commercializzazione e non si possono quindi effettuare ricerche più approfondite: possiamo solo annoverare questa interessante locandina pubblicitaria come “vintage” dell’epoca. Ma può anche essere che “Argo” sia rimasta una velleità produttiva mai realizzata.

Oltre al richiamo mitologico rivolto agli Argonauti sono inquietanti, lette con gli occhi odierni, le indicazioni riportate sulla stessa locandina:

ANTIARTRITICO – ANTIURICEMICO – ANTIGOTTOSO - RADIOATTIVO
Tollerabilità perfetta e nessuna controindicazione

Flaconi da 150 cc per cure di:
I° grado – per curare le forme croniche e per prevenire gli accessi.
II° grado – con aggiunta di tintura di galenico per la cura delle forme acute (colica, attacco di gotta).
III° grado – a radioattività intensa, per la cura delle forme acute e croniche.
Fiale - a radioattività notevole, per la cura delle forme acute e croniche.
Dosi: flaconi – due cucchiai da tavola al giorno prima dei pasti.
Fiale – una fiala al giorno per iniezioni intramuscolari.