Nastri adesivi

A cosa serve?

In commercio, nei supermercati, troviamo nastri adesivi (scotch) che incollano di più o di meno di altri. 
Non dipende dalla marca o dal destino finale del nastro adesivo, bensì dal tipo di colla impiegata e principalmente dalla quantità di colla spalmata sul nastro. 
Noi acquistiamo nastri adesivi da uno o due centimetri di larghezza, ma per costruirli sì impiegano fogli di carta o plastica larghi da due metri in su e lunghi centinaia di metri.
Che  poi vengono tagliati a misura. 
Su questi fogli viene spalmata la colla che deve risultare uniforme in quantità su tutto il grandissimo e lunghissimo foglio. 
A controllare la quantità spalmata ci pensa una macchina che contiene una piccola sorgente radioattiva e che scorre avanti e indietro su una faccia superiore del foglio.
Le radiazioni emesse dalla sorgente sono collimate in una unica direzione e posseggono una energia ben precisa. 
Sulla faccia opposta del foglio c'è un ricevitore che legge il segnale delle radiazioni ricevute, che sarà più debole in funzione della quantità di colla spalmata. 
Quindi, la macchina con la sorgente radioattiva ha la funzione di regolare e uniformare la quantità di colla spalmata (alcuni decine di grammi su metro quadro) sollevando o abbassando una lama che spalma appunto la colla.
In questo modo, tutti i nastri adesivi di quella produzione sono identici tra loro. 
Ovviamente senza nessuna traccia di radioattività.

Come funziona?

Una piccola sorgente radioattiva (generalmente Kr85) è allocata in una macchina grande quanto due scatole di scarpe.
Questa "scatola" è interamente protetta (schermata) e lascia uscire le radiazioni in una sola direzione.
Sulla faccia opposta di questa "scatola" si trova un ricevitore che legge l'energia delle radiazioni che arrivano dalla sorgente radioattiva.
Le radiazioni hanno una energia ben precisa: supponiamo un valore 100. 
Quando passa del materiale tra la scatola con la sorgente e il ricevitore, il segnale "100" si riduce proporzionalmente in base allo spessore che viene attraversato.
Il ricevitore regolerà così il sistema che determina appunto questo spessore in modo che si ottenga il risultato voluto.